È già piu di quattro mesi che sono tornata a Taiwan. Sembra che non sia mai andata a Perugia. La vita continua, come quella di prima. Lavoro, esco con gli amici, faccio sport, ecc. Soltanto che, qualche volta, mi ricordo degli amici italiani, qualche flash della vita lì, il mio apartamento a Monte Luce, da dove potevo vedere Assisi a distanza dalla finestra.
Mi manca anche ‘il Cinema Italiana’, l’attività extracurricolare dell’università delle 2 volte a settimana. Ho visto film di bianco e nero, a colori, d’autore e commerciali, di fantascienza e a stile documentario. (Anche se non li capivo bene senza i sottotitoli, e di solito ero quattro secondi in ritardo nel ridere o nel reagire.)
Un’altra cosa facevo spesso con i compagni di classe era comprarci un cono gelato e mangiare sulle scale della chiesa in centro. (Rispetto alla Norvegia che sono andata a trovare un’amica alla fine del corso d’italiano a Perugia, l’Italia è un paradiso dei cibi, giuro su Dio!) Il e il mio padrone di casa cucinavamo insieme i piatti tipici umbri, ma anche improvvisavamo delle ricette nuove. Secondo me, cucinare era sia un piacere sia una fuga dallo stress dello studio. Cucinavo e bevevo, come (pensando...o almeno, fingendo) fossi Lo Chef Anthony Bourdain sul Canale Travel & Living.
Purtroppo, quei tre mesi in Italia sono stati troppo brevi che non ho ancora provato tutto, non ho visitato tutto, e non ho imparato come avrei pensato. Lo so che sicuramente tornerò in Italia in futuro, ma non so se avrò lo stesso umore di prima. Mi manca l’Italia, e mi manca più di tutto il tempo in cui non avevo fretta di fare nulla, nel paese d’origine dello ‘slow living’.
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